Teniamo molto alla salute dei nostri cani e dei nostri futuri cuccioli, per questo motivo
tutti i nostri cani sono sottoposti al controllo per le principali malattie genetiche legate alla razza.
Testare i propri riproduttori è una decisione etica, importante e responsabile al fine di garantire, per quanto ci è possibile, una futura vita sana ai cuccioli che verranno.
I test genetici non sono esami invasivi, vengono eseguiti tramite il prelievo di un campione di sangue che verrà successivamente inviato in laboratorio. Noi ci affidiamo a Laboklin, laboratorio analisi con sede in Germania, specializzato in malattie genetiche.
Di seguito vi andremo ad elencare le principali malattie genetiche legate alla razza.
EIC: Collasso indotto da sforzo.
È una malattia ereditaria, trasmissibile quindi da genitori a cuccioli.
L’allele malato dev’essere trasmesso da entrambi i genitori per causare malattia.
I soggetti testati si dividono in:
CLEAR: sano. Non svilupperà mai la malattia e non la trasmette.
CARRIER: portatore. Il cane non manifesterà mai la malattia, ma la può trasmettere.
AFFECTED: affetto. Il cane ha entrambi gli alleli malati ed è quindi affetto dalla malattia. Trasmette al 100% un allele mutato ai figli.
È importantissimo accoppiare soggetti affetti o portatori ESCLUSIVAMENTE con soggetti SANI.
I cani affetti da EIC sono apparentemente sani. Solo il test apposito può dare una risposta.
I sintomi della malattia possono comparire a qualunque età.
Quali sono i sintomi della malattia?
Il cane, sottoposto ad esercizio fisico o in situazione di forte stress, incomincia a barcollare e ad essere debole, appare scoordinato, gli arti posteriori diventano deboli e cedono, il cane si trascina. Se vengono colpiti anche gli arti anteriori, il cane crolla a terra e non riesce più ad alzarsi.
Dopo circa mezz’ora di riposo assoluto, il cane gradualmente riprende le sue capacità motorie.
EIC non si cura, non esiste terapia specifica.
DM: Mielopatia degenerativa.
Malattia ereditaria, trasmissibile da genitori a figli.
La mielopatia è una malattia del midollo spinale, viene spesso paragonata alla SLA umana.
Anche in questo caso i soggetti possono essere:
CLEAR: sano. Non svilupperà mai la malattia e non la trasmette.
CARRIER: portatore. Il cane ha ereditato una copia normale e una mutata del gene. Non manifesterà mai la malattia, ma potrà trasmetterla.
Va accoppiato ESCLUSIVAMENTE con un soggetto SANO.
AFFECTED: il cane ha ereditato dai genitori due copie del gene mutato ed è molto probabile che nell’arco della sua vita sviluppi la malattia. Trasmette al 100% un allele mutato ai figli.
Va accoppiato ESCLUSIVAMENTE con un soggetto SANO.
La malattia in genere compare in età adulta (dagli 8 anni in poi), ma non è esclusa un’insorgenza anche in età precoce.
È una patologia dolorosa e come dice il termine stesso, degenerativa.
Inizialmente si riscontra una difficoltà a camminare e un andamento instabile, con il tempo vengono colpiti gli arti posteriori e il cane comincerà a trascinarsi, fino ad indebolirsi al punto di non riuscire più ad alzarsi.
Nel giro di pochi mesi, diventerà paraplegico.
La malattia, progredendo, andrà a toccare anche gli arti anteriori provocandone la paralisi e provocherà la perdita di controllo della vescica e dello stimolo, provocando incontinenza urinaria e fecale.
Non esiste cura.
CNM: Miopatia centronucleare.
Malattia ereditaria, trasmissibile da genitori a figli.
È un’atrofia delle fibre muscolari scheletriche, paragonabile alla distrofia muscolare umana.
Si manifesta fin dai primi mesi di vita dei cuccioli, che presentano un’andatura goffa, una debolezza muscolare generalizzata che provoca una ridotta tolleranza allo sforzo, testa bassa, schiena arcuata.
Questi sintomi tendono ad accentuarsi.
I soggetti possono essere:
CLEAR: sano. Non svilupperà mai la malattia e non la trasmette.
CARRIER: portatore. Il soggetto non è affetto dalla malattia e non la manifesterà mai, può però trasmetterla.
AFFECTED: affetto. Il cane è affetto dalla malattia e geneticamente mostra due copie di geni mutati. Trasmette al 100% un allele mutato ai figli.
Anche in questo caso è fondamentale che un soggetto portatore o affetto, venga accoppiato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE con un soggetto SANO.
Non esiste cura specifica.
HNPK: Paracheratosi nasale.
Si manifesta in genere già tra i 6 e i 12 mesi di età.
Colpisce prevalentemente il naso, che diviene ruvido ed ispessito, si formano delle scaglie che si staccano per poi riformarsi in un ciclo continuo. Le lesioni possono provocare perdita di sangue, depigmentazione ed infiammazioni secondarie. A volte vengono colpiti anche i polpastrelli, dove si creano delle bolle che scoppiando creano dolore e disagio al cane. Le lesioni, nei casi più gravi, possono interessare anche i contorni di occhi e orecchie.
È una situazione dolorosa per il cane e non esiste una cura specifica. Si può al massimo ricorrere a delle creme per aiutare la pelle a rimanere morbida e alleviare il fastidio al cane. Attenzione alleviare non significa azzerare.
Anche in questo caso si avranno soggetti:
CLEAR: sano.
CARRIER: portatore. Il soggetto ha una copia normale e una copia mutata del gene e trasmetterà solo una copia del gene mutato. Non svilupperà mai la malattia, ma la trasmette.
Va accoppiato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE con un soggetto SANO.
AFFECTED: affetto. Il cane porta entrambe le copie mutate del gene ed è affetto dalla malattia. Trasmette al 100% un allele mutato ai figli.
Va accoppiato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE con un soggetto SANO.
SD2: Displasia scheletrica o nanismo.
E’ una patologia dello sviluppo scheletrico, caratterizzata da anomalie della crescita e dello sviluppo della cartilagine e dell’osso.
I soggetti colpiti lievemente mostrano una riduzione della statura conseguente al raccorciamento degli arti, mentre i soggetti colpiti in maniera più grave possono presentare arti angolati lateralmente, lassità articolare, articolazioni deformate, incurvamento degli arti, minore abilità nell’esercizio fisico e potrebbero presentare anche gravi infermità. I soggetti gravemente malati sviluppano osteoartriti con dolore articolare.
I soggetti si dividono in:
CLEAR: sano. Non è affetto e non svilupperà mai la malattia.
CARRIER: portatore. Il soggetto non è affetto dalla malattia e non manifesterà mai la malattia, ma può trasmetterla.
Va accoppiato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE con un soggetto SANO.
AFFECTED: affetto. Il soggetto è affetto dalla patologia e la trasmette, geneticamente presenta entrambe le copie di geni mutati. Trasmette al 100% un allele mutato ai figli.
Va accoppiato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE con un soggetto SANO.
PRA: Atrofia progressiva della retina.
E’ una malattia degenerativa che altera alcune strutture della retina e progredisce fino alla parziale o totale cecità.
Le prime cellule ad essere colpite sono le “rod”, ovvero quelle che lavorano a livelli di luce bassa, provocando cecità notturna.
In seguito vengono colpite le cellule “cono”, che progressivamente perdono le loro funzioni normali in situazioni di piena luce.
Questa patologia colpisce sempre entrambi gli occhi.
Non esiste cura.
Anche in questo caso si avranno soggetti:
CLEAR: sano.
CARRIER: portatore. Il soggetto ha una copia normale e una copia mutante del gene e trasmetterà solo una copia del gene mutato a circa il 50% dei figli. Non svilupperà mai la malattia, ma la trasmette.
Va accoppiato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE con un soggetto SANO.
AFFECTED: affetto. Il cane porta entrambe le copie mutate del gene ed è affetto dalla malattia. Trasmette al 100% un allele mutato ai figli.
Va accoppiato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE con un soggetto SANO.
OSD: Displasia oculo scheletrica.
E’ un’alterazione dello sviluppo della retina non progressiva, solitamente è presente fin dalla nascita, ma può verificarsi in fasi successive, ma non oltre il termine dello sviluppo del soggetto.
Si può presentare in tre forme diverse, rispettivamente caratterizzate da:
- presenza di pieghe retiniche
- aree di alterazione a forma geografica
- distacco della retina
Nel Labrador Retriever sono stati segnalati casi di completa cecità neonatale con distacco di retina, inoltre nel Labrador la displasia della retina è a carico di aree più estese, non si limita ad una diffusione focale e si possono verificare casi in cui la retina si è parzialmente disinserita o decisamente staccata.