L’origine del Labrador Retriever è una storia abbastanza complessa e per certi aspetti di difficile individuazione.
Volendone ricostruire una possibile storia partiamo dalla contea del Devon, sita sulla penisola di Cornovaglia in Inghilterra, qui furono selezionati dei cani di taglia media di colore scuro, impiegati nella caccia su piccola cacciagione che caratterizzava proprio queste zone.
Questi soggetti derivavano, molto probabilmente, dal Segugio di Sant'Uberto, cane di grossa taglia dal pelo
raso di colore scuro e dalle grandi capacità olfattive, unite ad una buona tempra e perseveranza.
Verso la fine del ‘700 l’amministrazione inglese cominciò ad incentivare l’attività della pesca nei mari del Nord e il porto di Pool ne divenne il centro nevralgico. Questa zona dell’Inghilterra è rivolta verso quella parte del Mare del Nord che si affaccia sulle coste della Terranova e della penisola del Labrador.
Gli abitanti del Devon furono i primi ad offrirsi per questo nuovo lavoro, sfruttando le risorse di cui erano in possesso, tra cui i loro cani ausiliari da sempre. Questi segugi neri furono capaci di adattarsi perfettamente alla nuova attività, che consisteva nel tirare le funi delle reti o tuffarsi in mare da piccole imbarcazioni per afferrare i merluzzi sfuggiti. Dopo il lavoro, imbarcazioni, uomini, pescato e cani venivano issati a bordo di navi più grandi che rientravano a Pool, dove si procedeva alla lavorazione del pesce.
La necessità di lavorare a stretto contatto con gli uomini richiedeva a questi cani oltre ad un’indole particolarmente pacifica e rispettosa, prontezza di riflessi, immediatezza nell’obbedienza e capacità di attendere il momento di intervenire. Furono queste le caratteristiche che operarono una selezione da cui uscirono i primi Retriever.
Il marinaio Aron Thomas, il 25 maggio 1794, scriveva sul suo diario di bordo queste parole:
"Esistono in questi luoghi cani dal pelo raso e fitto di colore scuro, che lavorano al recupero dei merluzzi sfuggiti dalle reti dei pescatori sulla costa. Questi cani non esitano ad immergersi completamente per afferrare le prede che consegnano nelle barche. Alla fine del lavoro essi vengono issati a bordo con l’aiuto di grosse funi".
Il signor Thomas si trovava all’epoca sull’isola di Terranova e i cani di cui parla venivano definiti cani di St. John.
Il colonnello Peter Hawker in uno scritto del 1814 descrive i cani di Terranova, come probabili derivati dall’incrocio dei primi Retriever della penisola del Labrador (cani di St. John), con i cani nordici o il cane-orso degli indiani
Algonchini e parla del cane di St. John come di una variante più piccola.
"Eccellente per qualsiasi tipo di caccia. Ha il manto solitamente nero e non è più grande di un Pointer. E’ estremamente veloce nella corsa e nel nuoto, ha belle gambe, pelo corto e la sua coda non è così arricciata come quella del Terranova".
Per quanto riguarda l’origine del cane di St. John, secondo l’allevatrice Mary Roslin-Williams, derivò da un cane da lavoro nero di grossa taglia, il Cao de Castro Laboreiro, usato dai contadini delle regioni costiere del Portogallo del nord. Questo cane fu probabilmente al seguito dei primi pescatori portoghesi, che si avventurarono verso quelle acque del Nord dell'Atlantico popolate dai merluzzi, nello stesso periodo degli abitanti del Devon.
Nel Settecento quei piccoli cani neri antenati dell'odierno Labrador divennero molto interessanti per le nobili famiglie inglesi amanti della caccia che cominciarono ad importarli, fino al 1885 quando nuove leggi sulla quarantena ne bloccarono ulteriori arrivi, anche se vi furono alcuni aristocratici che continuarono ad introdurli fino alla fine del 19° secolo per le proprie linee private.
Nella foto due cani di St.John
Nella foto due cani di St.John
Nomi importanti per la storia della razza sono quelli del secondo Conte di Malmesbury (1778-1841) e del terzo Conte di Malmesbury (1807-1889) che continuarono ad importarli.
Quest'ultimo nel 1887 scrisse:
“Abbiamo sempre chiamato questi cani Labrador ed ho tenuto questa razza il più pura possibile dal primo soggetto che abbiamo acquistato a Poole. La vera razza è riconoscibile dal manto aderente, che respinge l'acqua come olio e soprattutto dalla coda di lontra”.
Circa nello stesso periodo si occuparono del Labrador anche, il quinto Duca di Buccleuch che verso il 1835 iniziò il suo allevamento in Scozia, suo fratello Lord John Scott che importò dal Newfoundland "Cabot", un soggetto reperito casualmente presso un pescatore, l’ultimo cane nero proveniente da quella terra che entrò in Inghilterra, ed il decimo Lord of Home. Essi vivevano in un raggio di 30 miglia l'uno dall'altro e diedero origine alla linea Buccleuch.
Tra i cani che i fratelli importarono c'erano Jock, Nell e Brandy, quest'ultimo guadagnò il suo nome quando stava per essere trasportato attraverso l'Oceano Atlantico, poiché si gettò in mare in acque agitate a recuperare il cappello di uno dei membri dell'equipaggio, occorsero due ore prima di poter recuperare il cane e quando ci riuscirono era così esausto che lo rianimarono con del Brandy.
L'undicesimo Lord of Home continuò l'attività, ma la linea era ormai quasi estinta.
Nell
Nell
Fu un incontro fortuito del terzo Conte di Malmesbury, con il sesto Duca di Buccleuch ed il dodicesimo Lord of Home a salvare dall'estinzione i Labrador.
Buccleuch e Home stavano visitando una zia malata e decisero di partecipare ad una battuta di caccia di uccelli acquatici sulla costa meridionale, i due uomini rimasero impressionati da ciò che i cani di Malmesbury erano in grado di fare, così quest'ultimo decise di dare loro alcuni dei suoi cani per portare avanti il programma di allevamento, questi cani erano Ned ed Avon e ad oggi si sostiene che questi due cani siano gli antenati di tutti i Labrador britannici.
Con essi la linea prese vigore e si estese nel 20° secolo ad opera di svariati allevatori, tra cui Lord Knutsford e Lady Howe.
Buccleuch Avon, considerato il capostipite della razza, si dice che abbia prodotto nel 1892 dei cuccioli color fegato, dunque sarebbe anche l’antenato del Labrador chocolate.
Alcuni Labrador chocolate si dice che risalgono a FC Banchory Night Light, un cane nero nato nel 1932. Night Light proviene dalla linea del Dual Ch. Banchory Bolo, che sembra essere un portatore del gene cioccolato da Buccleuch Avon. Banchory Bolo era anche noto per avere un ciuffo di peli bianchi sotto i piedi, le cosidette Bolo pads.
Bolo nasce nel 1915 e dopo due anni viene regalato a Lady Howe che ne fa un Dual Champion (lavoro e bellezza), il ceppo dei Banchory costituì una base per i Labrador Sandringham di Re Giorgio V.
Buccleuch Avon
Buccleuch Avon
Benchory Bolo
Benchory Bolo
La contessa Lady Howe con Banchory Bolo
La contessa Lady Howe con Banchory Bolo
Nel 1899 nacque nell’allevamento del maggiore CJ Radclyffe il primo Labrador giallo ad essere registrato, di nome "Ben of Hyde".
Ben Of Hyde
Ben Of Hyde
Alla più famosa mostra internazionale d'Inghilterra, il Crufts, per ben tre volte un Labrador vinse il premio "Best in Show", nel 1932, nel 1933 e nel 1937. I premi furono tutti vinti da Lady Howe, nel 1932 e nel 1933 con "Bramshaw Bob" e nel 1937 con "Cherevella Ben of Banchory".
Nel 1938 re Giorgio VI presentò sempre al Crufts, sotto l'affisso reale "Sandringham", il suo cane "Stream" allevato da suo padre Giorgio V.
In tutta l'Inghilterra ci sono stati solo dieci Dual Champion (bellezza e lavoro) e tutti discendono in linea maschile da tre stalloni: Avon, Netherby Boatswain e Smiler di Lord Malmesbury.
Tra le persone che hanno contribuito alla formazione della razza non ci si può assolutamente dimenticare della Signora Gwen Broadley, la quale lavorando sulle basi gettate da Lorna contessa di Howe, regalò alla razza più di settanta campioni sotto il suo affisso "Sandylands", ancora oggi uno degli allevamenti più prestigiosi d'Inghilterra.
Gwen Brodley e i suoi cani Sandylands
Gwen Brodley e i suoi cani Sandylands
Agli albori della razza i soggetti selezionati erano esclusivamente neri, i gialli venivano soppressi perché considerati difettosi, in seguito Mrs Wormald titolare dell’affisso Knaight, cominciò ad andare contro corrente allevando Labrador gialli e presentandoli sul ring, alla fine i suoi soggetti ebbero tanto successo che il colore venne ammesso dallo standard e nel 1925 nacque addirittura un club riservato al Labrador giallo. Il terzo colore del Labrador è il cioccolato, l'onore di aver allevato la prima campionessa cioccolato va alla Signora Pauling, ancora oggi in Inghilterra si contano solo due campionesse cioccolato ed un solo campione maschio, Lawnwoods Hot Chocolate, che mandato in America, divenne anche campione americano.
Nel 1904, il Labrador Retriever, venne ufficialmente riconosciuto come razza dal Kennel Club inglese e nel 1916 fu fondato il Labrador Club in Inghilterra con il supporto di Lord Knutsford (Munden Kennel) e Lady Lorna contessa di Howe (Banchory Kennel). Nel 1917 anche il Kennel Club americano riconobbe ufficialmente la razza e nel 1931 fondò l'Associazione di razza.
In Italia il Retrievers Club Italiano, che tra le altre razze da riporto comprende anche il Labrador, venne invece fondato nel 1981.
La famiglia reale inglese ancora oggi alleva Labrador, producendo principalmente soggetti da lavoro.
Bene, se siete arrivati fino a qui, ora saprete qualcosa in più sull'origine di questa splendida razza.